Fondatore e coordinatore del gruppo al quale fa capo un’Associazione culturale che persegue l’obiettivo di valorizzare la cultura locale e in particolare quella poetico-musicale. Andrea canta a "cuncordu" da quando aveva circa quindici anni. Come cantore, desidera dare risalto alla specificità musicale locale; "Da noi il canto 'a tenore' è entrato in uso solo da alcuni decenni. Come fonnese, ritengo importante mantenere, nel rispetto della cultura locale, la denominazione 'a cuncordu'. Bisogna fare corretta informazione.
In diverse occasioni sono stato contattato per partecipare con il Gruppo a manifestazioni canore. Quando dico che ci chiamiamo “cuncordu”, spesso mi sento dire, “ … no, noi cerchiamo gruppi di canti profani, non quelli religiosi”. Gli spiego la particolarità, ma spesso non ne vogliono sentire, perché (da impreparati) sono convinti che chi canta in Sardegna “a cuncordu” esegua solo un repertorio religioso. Ciò può essere vero in diversi paesi, ma non a Fonni, a Ovodda o in altri paesi dell’Isola. Bisogna conoscere e imparare a rispettare le particolarità dei singoli paesi”.
Da diversi anni, Andrea si diletta “a istionare” (a parlare, tempestando di domande) con gli anziani della comunità, per svolgere investigazioni sulla tradizione fonnese, i cui esiti renderà pubblici solo dopo avere completato le ricerche: “Gli anziani da cui ho raccolto le informazioni musicali spesso raccontano meglio con il canto che con le parole, bisogna saperli ascoltare, comprendendo le regole sottostanti ai loro ragionamenti, ai modi di eseguire nel “cuncordu”, per il quale è sempre bene avere una guida anziana, che ha esperienza rispetto ai canti tradizionali(...)”.