Marco Cadau è il basso, rispetto al canto ha riferito: “Bisogna sempre seguire con attenzione la voce per capire dove sta andando, cosa chiede; è lei che comanda, la melodia della mezza voce fa da guida e aiuta tanto, funge da seconda voce; con la contra mi devo "fondere" sino a trovare unicità di suono… nella pratica so come regolarmi, ma non è semplice da spiegare.
Torniamo al concetto di “passione” nel canto. Dice Marco che “… il bello del canto a “cuncordu” è cantare perché piace, senza avere altri interessi. È bello cantare con tranquillità, tra amici, godendosi il suono in rapporto alle parole, al testo poetico, di cui spesso gli ascoltatori ignorano i significati. I momenti più belli del canto io li vivo qui, quando proviamo vicino al camino". La passione scorre nelle vene, infatti suo nonno paterno era un abile interprete del canto monodico, oltre che un bravissimo poeta improvvisatore.